Allegra e raffinata è la figura dei Ballerini "balarì" che muovendosi per il paese a ritmo di musica porgono il loro omaggio danzato.

Ricchissimi i costumi, caratteristico è il cappello rosso sul quale vengono cuciti metri di nastri colorati che formano dei fiocchi, spille anelli, bracciali e catene d'oro.

Il copricapo di feltro, a cupola bassa, è ricoperto da metri di nastro rosso che cuciti e ripiegati in modo del tutto particolare noto alle donne del paese, formano arricciandosi delle increspature che donano al cappello il suo singolare aspetto. Ogni cappello viene vestito secondo la consuetudine, cucendo al nastro rosso gli ori di famiglia. Alcuni vecchi cappelli erano ornati con sonaglietti e specchietti. A sinistra del copricapo, un grande fiocco variopinto alla “bersagliera”, formato da tantissimi nastri colorati. Il costume indossato dai ballerini è il comune abito scuro che i locali portavano durante l’anno e che in occasione del Carnevale viene decorato con abilità. I calzoni, al ginocchio, hanno ricami laterali fatti con fettucce colorate. la giacca è ornata da serpentine o passamanerie cucite in modo da formare diversi ricami. sul braccio sinistro spicca un nastro o una coccarda.
Alle spalle sono appuntate delle grandi spalline di cotone bianco con alamari; questo ornamento è introdotto solo dopo il 1915 perché prima le spalline erano più semplici ed il ricamo era formato da una spighetta. Una larga fascia in seta, velluto o pizzo, portata a tracolla, dalla spalla destra al fianco sinistro, termina con delle nappe policrome, coccarde o fiocco. Le mani sono coperte da guanti bianchi. Le calze bianche lavorate a mano, con sottocalze rosse, sono fermate al polpaccio con le “sènte” (passamaneria locale tessuta al telaio) che terminano ai bordi con delle “mèsoline” variopinte (nappe) in numero di tre+tre, le scarpe sono nere. Un grande scialle con frange fissato al di sotto delle spalline e annodato alla gola, ricadendo lungo la schiena, completa l’abito. Il volto dei ballerini è nascosto da una maschera in tela color avorio, priva di espressione. Per evitare che la tela venga impregnata di sudore, si unge l’interno con cera fusa. La maschera è tenuta a posto da un foulard che ricopre testa e collo.


A Bagolino le “Compagnie” dei Ballerini erano quattro e contavano nell’insieme circa 150 uomini. Ogni gruppo cercava di essere il più numeroso possibile e le “Compagnie”, per non disturbarsi a vicenda, ballavano in strade diverse. I Ballerini potevano passare da una “Compagnia” all’altra; Le suonate erano le stesse per tutti. Ora le “compagnie” dei Ballerini sono due, una nel capoluogo e una a Ponte Caffaro. Sotto la guida di uno o due “Capi Ballerini” eseguono di volta in volta le “ballate scelte”. Il “capo” richiama all’ordine i ballerini suonando la cornetta d’ottone che porta appesa al collo, annuncia i titoli delle ballate e guida la compagnia scandendo ordini a voce alta, fra un passaggio e l’altro delle danze.
E’ convinzione presso alcuni anziani che i tipici ordini rivolti al femminile scanditi durante i balli “en crus” (scambio incrociato di ballerini) starebbero a significare una precedente partecipazione femminile alle danze. Anche se i danzatori sono tutti uomini con il volto coperto da maschere uguali, per distinguere nella danza il ruolo degli uomini, “om” dalle donne “fomle” , le maschere femminili portano due macchie rosse dette “pomeì” dipinte sugli zigomi.


I Balli
 

Bal Frances
Bas de Tac
Biondina
Busulu
Francischète
Meschèrine
Molètè
Monichèlè
Pas en amur
Roze e Fiori
Saltè ‘n barchè
Sefolòt
Tonine

I ballerini e i Suonatori si esibiscono solo il lunedì e il martedì ultimi di carnevale, si esibiscono con le loro  ballate lungo le strade del paese fermandosi in luoghi stabiliti.
 

 

 

 
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