Ieri
 

Favorito dall'abbondanza d'acqua, dalla presenza di estesi boschi e dalla vicinanza di giacimenti minerali di Collio e di Bovegno, Bagolino costruì il primo forno fusorio da cui prese avvio l'industria siderurgica della Valle Sabbia.
Già nel 1429 Bagolino era il solo paese del bresciano in cui l'acciaio era ricavato direttamente dalla ghisa, il ferro veniva liquefatto due volte fra polvere di carbone e fuori dal contatto con l'aria.
Il Comune di Bagolino tutelava gelosamente l'acciaio prodotto dai suoi due forni fusori, il cui pregio attribuiva alla qualità del legname di larice e pino usati per la cottura.
Intorno a questa attività si era sviluppata una vasta rete di mercanti, traffici e commerci, che si si estendeva oltre il Ducato Veneto, e il Principato di Trento, favorendo l'accrescimento del valore dei boschi, l'afflusso dei forestieri, la circolazione dei beni e capitali.
Un solo forno dava lavoro a centinaia di persone tra fucinatori, chiodaioli, taglialegna, carbonai, mulattieri che trasportavano carbone e legna dalle montagne circostanti e persino dal Tirolo. Schiere di conducenti facevano la spola tutto l'anno tra Collio e Bagolino per trasportare il minerale, con regolari mute di muli e d'inverno con slitte con le quali scendevano velocemente lungo le mulattiere del Maniva.

Da Bagolino preveniva la terza parte degli affari del bresciano al cui prodotto erano interessati il Ducato di Venezia, il Principato di Trento, il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio.

 
 

Oggi
  

L’artigianato è una delle principali attività del passato e del presente. Una passione di pochi Bagossi che mantengono viva questa tradizione attraverso gli anni, sfidando lo sviluppo tecnologico. Ancora diffusa nelle malghe è la produzione del formaggio bagosso, prodotto interamente artigianale, la lavorazione del legno, la produzione di tessuti su telaio, il lavoro degli artigiani del rame, del ferro, e la filatura della lana di pecora.
Il formaggio bagosso, da sempre elogiato per le sue qualità, è prodotto unicamente fra questi monti, grazie al foraggio che qui cresce; è un prodotto dal sapore forte e gustoso ed è apprezzato in molte località vicine e lontane.
Figura principale delle malghe è il casaro o malghese che svolge il suo lavoro all’interno della cascina dove vive ed è possibile vederlo all’opera durante le escursioni nelle malghe. Genuino è il burro, ottenuto con la panna del latte appena munto che viene tolta con un mestolo, generalmente in legno, prima della lavorazione del formaggio bagosso. Si producono inoltre ricotte dolci e salate, di mucca o di capra (dette “puinì”), formaggelle di mucca come la “bagossina” e formaggelle di capra.

 
 
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