I due quartieri di Bagolino
Cävril e Ösnà.
L'antico borgo di Bagolino da sempre risulta diviso
in due contrade Cävril e Ösnà. Probabilmente la grande e
popolosa comunità di Bagolino, all'apice della sua vita sociale e
dell'attività economica, per questioni amministrative decide di
organizzarsi in due quartieri.
Nella pergamena n°39 dell'archivio comunale di Bagolino, redatta il
31 dicembre 1450 dal notaio Stefano Franzoni fu Giovanni, la "vicinia"
stabilisce i confini tra le "ville" di Caprile e Visnago.
CAVRIL= termine con cui viene identificata la parte ovest e
nord-ovest dell'abitato di Bagolino; l'origine del nome (Cävril) fa
pensare a un recinto per capre.
In realtà la zona aveva parecchi spazi aperti dove, in caso di
pericolo, poteva essere radunato il bestiame in appositi serragli.
Vi sorgeva infatti la casa-torre, sede del comune, strutturata con
ampia loggia su tutti e quattro i lati in modo da poter difendere al
suo interno la cassa e l'archivio del comune e all'esterno la
ricchezza degli abitanti: gli animali da latte.
OSNA'= Nome con cui viene identificata la parte est del
paese di Bagolino; negli atti del comune viene spesso citato il
termine Visnà dal latino Vicinatus.
Col termine "vicinia" si indica il nucleo primitivo del
comune o della parrocchia e la piccola assemblea dei "vicani" o
"vicini" delibera i propri saluti.
Era il quartiere residenziale per eccellenza e di conseguenza le
abitazioni sono più fitte e piu antiche; non ci sono grandi spazi.
L'emblema del "drago" forse, viene preso dalla figura di S.Giorgio,
protettore della comunità di Bagolino.
Nella provincia di Brescia a cui era legato politicamente, per
numero di abitanti Bagolino (si suppone che nella metà del 1500
arrivasse a 7000 abitanti) veniva dopo la città di Brescia e Chiari;
nella provincia di Trento, a cui era legato ecclesiasticamente,
subito dopo il capoluogo trentino.
I "bagolini", così erano chiamati gli abitanti del paese ("bagossi"
viene usato solo nell'ottocento in senso dispregiativo dai
forestieri), numerosi e divisi anche amministrativamente in due
quartieri non potevano sfuggire ad una certa competizione.
A memoria di uomo, infatti, si raccontano ancora oggi scontri,
rivalità, contese tra le due contrade bagosse; le bande di ragazzi
andavano a saccheggiare gli alberi da frutta nel quartiere opposto;
Poteva finire in un sanguinoso pestaggio, l'ardire di un ragazzo che
andava a corteggiare una ragazza fuori dal suo rione.
Non a caso l'antica Piazza sorgeva a metà dell'anello di case che
congiunge i due quartieri; Carlo Buccio, infatti, nella sua "Storia
di Bagolino" la descrive a metà tra le due "ville".
Il luogo dell' assemblea pubblica, invece, era il "Zangladello"
terreno ad anfiteatro naturale situato tra le scale che salgono alla
chiesa di S.Giorgio (ora via 4 novembre) e la scala detta di
S.Antonio, perchè sbuca in via Madonna di S.Luca di fronte alla
santella del santo padovano.
La scalinata dritta che porta al monumento dei caduti, considerata
oggi il confine tra i due nuclei abitativi, è recente. La maestosa
parrocchiale di S.Giorgio sorge come un'acropoli al di sopra e nel
mezzo delle due parti e come simbolo di grandezza, solidità ed
unicità della comunità libera di Bagolino. Nella sommità della
facciata a capanna dell'edificio sacro si nota ancora oggi un grande
e colorato stemma del paese (tre cime verdi e tondeggianti con la
croce su quello centrale e più alto). Pur se al suo interno gli
affreschi esaltano l'autonomia dell'antico borgo e ne sottolineano
il ruolo non solo religioso, ma anche politico della costruzione,
ancora negli anni cinquanta nella parrocchiale di S.Giorgio, quelli
di Ösnà entravano dalla porta verso la canonica ed occupavano i
banchi di destra, mentre quelli di Cävril entravano dalla porta del
sagrato e prendevano posto nei banchi di sinistra; gli uomini nei
primi banchi, le donne dietro e i bimbi nel centro su panche messe
appositamente.
Anche la collocazione del "palazzo comunale" ha una sua evoluzione
logica. Come abbiamo visto nel periodo medievale per motivi di
difesa e logistici la casa-torre sorgeva in Cävril; nel 1481 con
l'aumento della popolazione la sede del comune viene sistemata in un
edificio appositamente costruito nell'"arena", quello spazio
naturale ad anfiteatro che conteneva l'assemblea popolare a cavallo
tra le due "ville"; nel 1589 si sposta, sempre in un luogo "di
mezzo", nell'antica piazza. Come tutti sanno il quattrocentesco
edificio poi acquistato dai Versa Dalumi e quello alla fine del
1500. Nel 1920 gli uffici comunali si spostano verso Ösnà e nel 1985
trova oggi la sua collocazione in via Parrocchia.
Dal 1610 viene sospesa l'annuale assemblea nel "Zangladello" per
ragioni di salute pubblica perché terminava sempre con dei morti.
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